Atri, nel centro sinistra spaccature e divisioni sulla scelta del candidato sindaco per le comunali del 2023.

Si riaccendono le luci sulla politica atriana dopo la notizia apparsa sul quotidiano “il Centro “ di oggi secondo cui nel centro sinistra non ci sarebbe quell’accordo di cui tanto si parlava prima e dopo l’estate. Il famoso “tavolo” ormai non avrebbe più un saldo sostegno delle forze politiche che attorno ad esso si sono confrontate nelle ultime settimane. Nell’articolo in parola, non smentito, si parla di un Partito Democratico nel quale i riferimenti sarebbero Ugo Giuliani e Alfonso Prosperi mentre una costola di transfughi dei Dem sarebbe capeggiata dall’ex consigliere comunale Pierluigi Mattucci a capo della lista “Atri al Centro”. Intorno a questa scissione interna al Pd ruoterebbero le figure di Giammarco Marcone leader del movimento civico Rinascimento Atriano, Cesare Zippili in compagnia dell’ex direttore generale di Confindustria Teramo Nicola di Giovannantonio entrambi promotori della associazione “Ager Hatrianus” e Gabriella Liberatore, in passato assessore al comune di Atri. Un piccolo ma importante segnale che qualcosa inizia a muoversi, specie nella direzione della investitura del candidato da contrappore al sindaco uscente Piergiorgio Ferretti per le elezioni della prossima primavera. C’è chi promette, sul fronte del centro sinistra, novità clamorose, anche se non è ancora chiaro in che tempi visto che siamo alla fine del 2022, atteso che una campagna elettorale necessità di tempo sia per la preparazione che per la realizzazione e conseguente formazione della squadra. Quanto agli schieramenti resta il ciclico timore, in questa direzione, che la composizione della coalizione del progetto Atri 2023, nato con l’aspirazione di unire tutte le forze in campo per contrastare il centro destra, resti solo una bella idea, salvo clamorosi ed imprevedibili dietro front di qualche aspirante allo scranno più alto del Palazzo Ducale. Sul versante della compagine del centro destra nessuno scommette in una rivoluzione su quanto già deciso, ovvero Ferretti bis, anche se il risultato elettorale del 25 qualche pensierino lo inizia a fare, specie nella composizione delle liste.