Atri, il 21 e 22 festa di Santa Rita con cerimonia religiosa in piazza Acquaviva
E’ una festa molto intima e ricca di funzioni religiose quella dell’anno della pandemia che ha precluso la rituale e imponente cerimonia con luminarie per le vie della città Ducale, sempre in gran mostra nel centro storico con i suoni e i colori del grande luna park, che in largo anticipo faceva da cornice alla ricorrenza della Santa di Cascia. Dopo la chiusura totale dello scorso anno a ogni forma di celebrazione e la visita molto contingentata dei fedeli nella Chiesa del Santo Spirito, oggi divenuta Santuario Diocesano di Santa Rita, retta da Mons. Antonio Bartolacci, la festa odierna e quella di domani, in cui la città di Atri si ritrova attorno alla Santa, registra qualche leggera apertura e un programma esclusivamente religioso, senza manifestazioni cosiddette civili, con musica, spettacoli e assembramenti. La commemorazione della Santa coincide quest’anno con il 120° anniversario della concessione dell’indulgenza plenaria alla Chiesa che si trova nel quartiere di Capo d’Atri da parte del papa Leone XIII e rappresenta un’occasione straordinaria per una cerimonia che vedrà nella giornata odierna, oltre alle sante messe nel Santuario, una grande occasione di partecipazione dei tanti devoti grazie alla location allestita dall’amministrazione comunale per l’occasione nella bellissima e ampia piazza Duchi Acquaviva, a partire dalle ore 18.30. Una messa Pontificale, come è stata definita nel cartello affisso per la città, anche in ragione della concelebrazione del Vescovo della Diocesi Teramo-Atri, Mons. Lorenzo Leuzzi e del Cardinale Edoardo Menichelli, membro del Supremo Tribunale della Signatura Apostolica e assistente nazionale dei medici cattolici. Ad animare la celebrazione religiosa, sarà la corale G. D’Onofrio diretta dal maestro Giampiero Catelli. Sin dalle prime ore di ieri, è un via vai nella casa della Santa, con donne e uomini che sin dall’alba hanno portato molte rose rosse sotto la statua, insieme alle preghiere e alla possibilità di confessarsi con un passionista del Santuario di San Gabriele posto all’ingresso della Chiesa. I lavori, recentemente svolti all’interno dell’edificio, a seguito del sisma del 2016, non consentono la visita nella sala degli “ ex voto” , colma di ringraziamenti verso Santa Rita per Grazia Ricevuta, con testimonianze commoventi , abiti di bambini e foto di fedeli miracolati. La solennità della ricorrenza, che in Atri ha sempre avuto un seguito straordinario, come narrano le pagine della storia, non si ferma nemmeno dinanzi alla situazione emergenziale che stiamo vivendo, e la concessione dell’indulgenza plenaria per i fedeli sarà possibile facendo visita anche dopo il 22 Maggio nel Santuario Diocesano. Una festa dunque povera di luci, effetti speciali, fuochi d’artificio e biglietti della lotteria, ma ricca di preghiera e invocazione alla Santa che è tra le più amate nel nostro Paese, proprio in ragione della sua storia, come donna e mamma prima ancora di salire all’altare della santità. Un esempio di vita per tutti.