Marilena Rossi in Consiglio Regionale: il mio pensiero a Giandonato Morra

Marilena Rossi in Consiglio Regionale: il mio pensiero a Giandonato Morra

È al telefono quando la chiamo per un commento sulla convocazione dell’assemblea regionale fissata per martedì 23 aprile, data che sancirà il suo ingresso in Consiglio Regionale tra i banchi   di Fratelli d’Italia. Marilena Rossi ha una voce squillante come sempre, il suo linguaggio è diretto e concreto, la sua emozione traspare ancora di più per l’imminente ingresso in quell’aula del Capoluogo dove sedette un amico che non esita a definire “un fratello con il quale ha condiviso battaglie, campagne elettorali in lungo e in largo per l’intero territorio abruzzese, con la passione e la convinzione che la politica sia il fine e non il mezzo”.  Parliamo del compianto Giandonato Morra, uomo di specchiata moralità e capacità professionali indiscusse, riconosciuto unanimamente anche dagli avversari politici come un vero servitore della comunità. Sono trascorsi molti mesi dalla scomparsa di Giandonato, quell’assessore che restituì la carta di credito agli uffici regionali perché “il panino se lo pagava di tasca sua così come l’autostrada negli spostamenti per ragioni istituzionali”, eppure la voce di Marilena Rossi assume un tono diverso quando parla di lui, la commozione prende il sopravvento e le lacrime bagnano quel viso apparentemente duro e determinato di una donna che viene dalla campagna, quella nella quale è nata ed è cresciuta con l’educazione familiare improntata alla lealtà e al lavoro, a prescindere dal sesso . Non nasconde una certa soddisfazione per l’ingresso nell’Emiciclo e ringrazia tutti gli elettori che le hanno dato fiducia attraverso il voto, quel voto che per lei resta un segno tangibile di grande stima, di impegno e onorabilità, punti fermi del suo carattere. Sarò una donna delle Istituzioni a disposizione di chiunque-sottolinea Marilena- e non farò mancare la mia esperienza politica e la mia attenzione per il territorio nel quale sono presente da sempre, senza risparmiarmi un attimo. L’auto riprende il cammino, dopo la breve sosta per la nostra conversazione, e il suo ruolo di coordinatrice provinciale del partito della Meloni la porta ad una nuova riunione per la scelta dei candidati sindaci in vista dell’appuntamento elettorale di giugno. È una donna, una zia con ben 25 nipoti e moglie, ma la politica, come sanno i più stretti conoscitori della neo consigliera regionale, viene prima di tutto. È la ragione della sua vita.

Lavocedelcerrano

Direttore Responsabile e Fondatore del Giornale " la Voce del Cerrano"

Rispondi

Scopri di più da la Voce del Cerrano

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continue reading