Santuario Diocesano di Santa Rita, intervista al presidente del comitato celebrativo Carmine Cellinese.

Santuario Diocesano di Santa Rita, intervista al presidente del comitato celebrativo Carmine Cellinese.

Presidente, sono passati tre anni da quando la Santa di Cascia è diventata in Atri luogo di culto e devozione elevata a Santuario. Ci faccia un bilancio.

Per il terzo anno consecutivo festeggiamo Santa Rita, la Santa degli Impossibili, con rinnovati sensi di affetto e partecipazione per la Chiesa e per la Famiglia Agostiniana, il cui messaggio evangelico è stato fatto proprio dalla nostra intera comunità. Dal giorno dell’elevazione della Chiesa dello Spirito Santo a Santuario – 12 settembre 2020 – con la fattiva collaborazione ed assidua presenza dei due Rettori che si sono succeduti Mons. Antonio Bartolacci e Don Pierpaolo Mattucci – abbiamo intrapreso un percorso teso a promuovere l’immagine della Santa di Cascia come la storia di una grande santità, i cui prodigi e portenti sono noti in tutto il mondo. È stato un lavoro di preparazione lungo ed elaborato, ma tutti hanno offerto il proprio contributo perché questa Storia di generosa operosità sia offerta come un granello per la crescita del popolo di Dio.

Come sarà il programma di questa edizione 2023 della festa di Santa Rita?

Così come per le precedenti edizioni, anche per questo anno proponiamo un programma ampio, che abbiamo indirizzato sul piano religioso e su quello civile, proprio per creare le condizioni per una Sincera Devozione a Santa Rita, di cui Atri rappresenta la seconda città d’Italia per il culto dopo Cascia. Gli amici del Comitato festa, composto da persone devote ed operose hanno operato con grande solerzia affinché la Festa si svolga con successo: sono personalmente convinto che ciò accada, conoscendo la fede e l’amore per le tradizioni che riconosco nei miei concittadini. Per cui il primo ringraziamento, per quello che hanno fatto e che faranno, va proprio a questi Amici, sia per il loro entusiasmo sia per la loro imperterrita intraprendenza per portare a termine l’intera organizzazione. Grazie a Monsignor Antonio e a don Pierpaolo, per averci spronato affinché tutta l’intera manifestazione potesse essere organizzata nei minimi dettagli e per il loro ruolo di sacerdoti, protesi da sempre alla benevolenza e alla socializzazione con i fedeli e i devoti.

Chi vuole ringraziare in modo particolare?

Grazie alle corali che animano la Liturgia con la loro presenza in tutte le celebrazioni. Ed è qui il caso di ricordarle tutte: Corale “Santa Rita”, Corale “G. D’Onofrio”, Corale “A. Di Iorio”, Corale Pop “Formula Nuova” e la corale “A. Pacini”. Ringrazio tutta l’amministrazione comunale, in particolar modo nella persona del sindaco e degli assessori, per la loro collaborazione e per aver sempre creduto al Grande Progetto Spirituale, sociale e turistico-religioso del Santuario Ritiano della Città Ducale; grazie al Comandante e a tutto il corpo dei Vigili Urbani, alle forze dell’Ordine, alla Protezione Civile e al variegato mondo del volontariato che ci hanno dato un grande aiuto. Grazie agli sponsor che ci hanno offerto il proprio contributo per permettere la realizzazione di questa Festa e Grazie ai cittadini di Atri, meravigliosamente generosi ed orgogliosi della loro Identità e delle loro Radici. Ai fedeli e ai devoti che arrivano nella nostra città, ai turisti in visita in questi giorni di festa porgo, unendomi a tutti i collaboratori – con affetto e devozione – un sincero e gradito saluto, nella convinzione che questa meravigliosa Festa resti nel nostro e nel loro cuore.

Lavocedelcerrano

Direttore Responsabile e Fondatore del Giornale " la Voce del Cerrano"

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