La cultura non ha colore politico e appartiene a tutta la città come mezzo di crescita e sviluppo. I fatti prima delle parole!

La cultura non ha colore politico e appartiene a tutta la città come mezzo di crescita e sviluppo. I fatti prima delle parole!

Lo abbiamo scritto e messo in atto sin dal primo giorno in cui ci siamo insediati alla guida della città dopo il grande risultato del 2018. Ne abbiamo fatto una ragione della nostra economia locale, delle attività commerciali che vi ruotano attorno e, malgrado la devastante pandemia davanti alla quale tutto il mondo si è fermato, abbiamo colto a pieno l’immediata ripresa post Covid-19 con risultati eccellenti. Parliamo dell’ingrediente più importante della nostra comunità: il turismo. Un vero e proprio volano per riprendere a crescere restando con i piedi per terra senza frasi fatte e illusioni per ammaliare gli elettori con progetti ambiziosi, ma irrealizzabili, come la “Atri Capitale della Cultura” o “Atri Patrimonio dell’Unesco”, ambiti nei quali in sinergia con altri comuni abbiamo lanciato la sfida già nel 2018. Non abbiamo bisogno di parole, ma di fatti, come quelli che per completezza e correttezza verso i cittadini riportiamo di seguito: nel 2021, con gli effetti post pandemici ancora evidenti e molta paura tra la gente per luoghi affollati, abbiamo realizzato oltre 110 eventi, tra concerti, proiezioni di film, incontri letterari, commedie teatrali, gare podistiche e automobilistiche, rievocazioni e percorsi guidati legati alla conoscenza della tradizione enogastronomica e rurale locale. Più di 8 mila prenotazioni ricevute per le  attività estive sul portale “Viviatri” con importanti riscontri in termini di gradimento da parte dei tanti turisti per partecipare alle manifestazioni e per passeggiare alla scoperta di una città ricca di storia e di bellezza.
Più di 3 mila visitatori nelle visite  guidate che hanno permesso a tanti turisti di ammirare e approfondire la conoscenza delle valenze storico culturali di Atri come la Cattedrale, il Teatro ottocentesco, il Palazzo Ducale, l’Atri sotterranea e l’antica filanda Fioranelli. Mostre di alto spessore culturale allestite in luoghi simbolo della città, grazie alla preziosa collaborazione delle associazioni, senza il cui apporto nulla sarebbe stato possibile. La nostra sfida è stata vinta grazie a una scelta programmatica, seria e pianificata che ci ha permesso nel 2022, anno in cui abbiamo riacquistato una maggiore fiducia e consapevolezza nella convivialità con altre persone, dopo le restrizioni sanitarie, di ottenere numeri ancora più importanti di presenze turistiche con ricadute positive per tutto il comparto del commercio della città. Il ritorno della musica dal vivo, come il concerto di Francesco Gabbani che ha visto piazza Duchi Acquaviva gremita di persone e altri eventi di rilevanza notevole, come Atri a Tavola, l’evento religioso della Porta Santa tornata dopo ben tre anni di fermo, il Premio Nazionale di Giornalismo in teatro, le manifestazioni del Ferragosto, la celebrazione della millenaria tradizione dei Faugni, e altre iniziative con la partecipazione massiccia di persone giunte da ogni luogo, sono state per la nostra comunità un segnale positivo e incoraggiante nel proseguire in tale direzione con una sempre più condivisa e fattiva collaborazione delle  associazioni. Non meno importante la stagione teatrale 2022-2023 che ha visto il sold out di pubblico anche da fuori regione in tutte le rappresentazioni del calendario con presenze di nomi di primo piano del teatro e del cinema. Nel nostro programma in tema di turismo non ci sono elenchi di cose proibitive e demagogiche ma proposte concrete e percorribili come lo sfruttamento e il potenziamento e adeguata valorizzazione delle Fontane Archeologicheportando avanti il progetto di riqualificazione delle fontane, così come per le Grotte per le quali occorre portare avanti l’attività di riqualificazione di queste importanti strutture della nostra cittadina. Nel Giardino Sorricchio continueremo nel percorso di attività di recupero e punteremo sullo sviluppo della Ciclovia dei Calanchi del Vomano e la Green Way dei Calanchi all’Area Marina Protetta del Cerrano con due percorsi per mettere in rete il territorio con il turismo sostenibile. Nel fitto programma spiccano la valorizzazione del Teatro Romano, l’intero sistema museale, la riapertura del Museo Etnografico, una maggiore crescita del Museo Archeologico, il progetto culturale di un Ecomuseo delle Antiche Radici Italiche di Atri e del suo AGER. Anche sul versante delle mostre proseguiremo con il progetto di Arte Contemporanea Stills of Peace e della Biennale Nazionale di Pittura murale Casoli Pinta. Progetti formativi in teatro per gli studenti atriani e non solo, per poter studiare recitazione, canto, musica, ballo e le arti sceniche in genere con professionisti del settore. Riattivare dopo la sospensione causa Pandemia del Laboratorio teatrale attivato dalla nostra amministrazione con gli studenti delle scuole superiori.
 Un progetto di ampio respiro, quello dal nome MusicAtri, sia in termini di offerta culturale che di coinvolgimento e valorizzazione del territorio, dando vita a un programma che mantenendo al centro la musica, va a interessare generi e linguaggi diversi, incentivate e supportate anche prestigiose iniziative che da anni richiamano turisti e ospiti ad Atri, per lo più giovani che partecipano a stage e Masterclass formativi.  Il Festival delle Musiche di Atri andrebbe  a mettere in sinergia creando un marchio unico le importanti iniziative già in essere: il Festival Duchi d’Acquaviva, per la musica classica,  l’Atri Music Camp, per la musica jazz, Atri Blues Festival per la musica blues e Periferie Sonore,  per la musica country, rock e soul oltre alle attività polifoniche delle corali presenti sul territorio, in grado di produrre scambi culturali preziosi a livello internazionale e di valorizzazioni dei canti e musiche tradizionali.  Sarà incentivata, inoltre, la valida attività culturale dell’Archivio D’Iorio Sono molteplici le azioni volte a una crescita organica e ordinata delle nostre risorse, umane, artistiche e architettoniche dalle quali non può prescindere un positivo riscontro in termini occupazionali per i nostri giovani ai quali verrà offerta una piattaforma lavorativa seria e concreta. Il turismo è il fiore all’occhiello della nostra città e non c’è sviluppo senza la sua promozione, per la quale abbiamo costruito un progetto condiviso che sarà la vera svolta per tutto il territorio, senza alcuna esclusione”. Queste le considerazioni del candidato sindaco nonché sindaco uscente della città di Atri, Piergiorgio Ferretti, relative alla cultura nella città ducale.

Lavocedelcerrano

Direttore Responsabile e Fondatore del Giornale " la Voce del Cerrano"

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