Sabato comizio in piazza del candidato sindaco Alfonso Prosperi, ecco le nostre domande

Sabato comizio in piazza del candidato sindaco Alfonso Prosperi, ecco le nostre domande

Abbiamo appreso, con grande piacere, che sabato prossimo finalmente ascolteremo e vedremo un comizio in piazza, il primo della campagna elettorale . Una bella notizia, tra le tante che il candidato della lista di Alleanza Civica, Alfonso Prosperi ci propina nella sua fitta agenda quotidiana via social. Sarà, lo speriamo, anche l’occasione , per noi elettori, di capire, a pochi giorni dall’appuntamento con la cabina elettorale, quali saranno le reali proposte per cambiare volto a questa città che, dopo aver letto la lunga ed infinita pagella con cui ha bocciato il professore Ferretti che guida l’amministrazione da appena cinque anni, tre dei quali a mezzo servizio per il Covid, ci vorrà illustrare. Non è sfuggito a nessuno la grande mole di lavoro svolta dagli uomini e dalle donne della lista di Prosperi nel mostrare il peggio del peggio nelle cartoline che parlano della nostra amata città ( ci perdoni se l’amiamo anche noi) un autentico collage di figurine da cestinare. Dopo questa raccolta di immagini e video, è arrivato il momento di passare alle proposte e , se non è troppo, provare a spiegare a chi lo vorrebbe o dovrebbe votare alcune cose, che ci permettiamo di elencare dopo averle lette nel suo album di famiglia ampiamente illustrato sulla rete.Partiamo da un tema che ha acceso i cuori di molti: il numero degli abitanti. Ci spieghi per favore, una volta tanto di persona anche per rispetto a chi con questi strumenti non ha grande dimestichezza, le fasce avanzate di età per le quali ancora non ha detto una parola, come intende popolare la città Ducale. Ma ce lo dica o in modo chiaro, senza tergiversare con trovate del momento del tipo “azioni sinergiche etc….” . Ne abbiamo bisogno, specie noi, che di tavoli ne capiamo poco e desideriamo risposte concrete. Ci dica inoltre come intende riaprire i reparti chiusi del San Liberatore, tema da lei molto conosciuto, e per questo immagino di facile soluzione e spiegazione alle orecchie anche dei più sordo della piazza. Ci porti a conoscenza del metodo e delle azioni necessarie utili a riaprire il Tribunale di Atri, la cui ricetta, nel caso fosse vincente, la potrebbe donare ai sindaci di Avezzano, Vasto, Lanciano e Sulmona, i cui uffici giudiziari sono a rischio chiusura nonostante il numero di abitanti e la vasta area di riferimento. Atri, per inciso, è l’unico ufficio della Giustizia rimasto in piedi a spese del comune, dopo la soppressione di Notaresco e Giulianova. Non è poco. Come nativo del centro storico mi piacerebbe capire quale operazione immobiliare intende porre in atto per evitare la vendita di beni privati di cittadini che per una ragione qualsiasi intendono mettere sull’io mercato il proprio edificio. La risposta è molto attesa! Così come per l’università, di cui lei auspica la riapertura, senza dirci come e con quali mezzi atteso che le storiche sedi soffrono di iscrizioni e crisi economiche non di poco conto. Ci darebbe una bella notizia se appurassimo come e dove vorrebbe realizzare un parcheggio dal momento che ne abbiamo bisogno tutti, specie quelli che prendono contravvenzioni salate per assenza di sosta e soprattutto per l’accoglienza dei nostri amati( perdoni l’abuso della parola amare) turisti, ai quali , da quanto appreso, lei vorrebbe far trovare una città con effetti speciali non meglio indicati. Per chiudere, sarebbe opportuno che ci spiegasse come rilanciare l’economia locale, come dare occupazione ai giovani, come abolire tasse e bollette comunali che pesano sulle famiglie, come azzerare il numero di persone che si recano( con dignità) ai centri di assistenza per un pacco di pasta e beni di prima necessità, come agevolare la residenza in Atri facendola riportare anche a chi l’ha trasferita in altri lidi e non ultimo come riaccendere le luci a Casoli, Fontanelle, San Giacomo , Tre Ciminiere, Santa Margherita ed altre frazioni perché a vedere le immagini girate nelle ridenti località che amo all’infinito (perdoni amo) mi è parso di trovarmi nel bel mezzo della guerra tra Russia e Ucraina: serrande abbassate, frazioni deserte, finestre chiuse, volti depressi. Insomma una fotografia per fortuna diversa dalla realtà che è fatta di ben altro. A proposito di frazioni le ripropongo , scusandomi per l’insistenza, la domanda fatta in teatro : cosa farà , qualora eletto sindaco, sull’assenza di iscritti necessari a formare una classe nelle scuole delle frazioni di Casoli e Fontanelle? Quale delle due chiuderà ? Purtroppo la domanda, mio malgrado, è di stringente attualità e le famiglie vogliono una risposta , anche dopo la candidatura di Atri a patrimonio dell’Unesco e Capitale della Cultura, anche dopo! Però che vi sia . Il comizio che aspettiamo deve essere convincente per molti che non hanno ancora deciso di andare a votare e per chi ha già una idea di scelta elettorale. Ci convinca tutti perché anche noi e non solo voi, “amiamo Atri” e ci dica, almeno una volta, qualcosa di sinistra, qualcosa che va dritto al cuore delle persone che silenziosamente ascoltano e leggono ma che nell’intimo aspirano da una parte e dall’altra ad una città più bella, più forte, più accogliente. Una città per tutti.

Lavocedelcerrano

Direttore Responsabile e Fondatore del Giornale " la Voce del Cerrano"

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