Oasi dei calanchi, indagini della magistratura vicino ad una svolta sul presunto colpevole dei roghi

Ci sarebbe la mano dolosa dell’uomo dietro l’incendio divampato due giorni fa nell’Oasi naturale dei Calanchi di Atri. E’ quanto emergerebbe dalle prime immagini e testimonianze che gli inquirenti starebbero vagliando in queste ore. Dopo l’appello del direttore del sito, Adriano De Acentis sui social, alcune persone avrebbero fornite informazioni preziose per fare luce sul rogo che ha interessato circa otto ettari con inevitabili ripercussioni sulla flora e sulla fauna della riserva. E’ solo grazie all’intervento degli uomini dei Vigili del Fuoco, insieme alla protezione civile che si è scongiurato il peggio. Altri incendi recentemente hanno interessato la frazione di Villa Ferretti e quella del Colle della Giustizia, non lontano dal centro cittadino, sui quali la magistratura sta valutando se si tratti sempre della stessa mano o di altre persone coinvolte nelle indagini dei Carabinieri Forestali che hanno rimesso un dettagliato rapporto alla Procura della Repubblica di Teramo.