Sinistra Indipendente all’amministrazione comunale di Atri: ecco alcune proposte utili

Sinistra Indipendente all’amministrazione comunale di Atri: ecco alcune proposte utili

In una lettera indirizzata alla amministrazione comunale, Sinistra Indipendente di Atri propone l’utilizzo dei fruitori del reddito di cittadinanza nei progetti di essi in lavori socialmente utili e contestualmente l’istituzione delle colonnine per la ricarica delle auto elettriche. L’estensore della nota, Mario Marchese scrive:

1°)- Stante le polemiche sterili sul RDC, ovvero Reddito di Cittadinanza, che alcuni cittadini di Atri  usufruiscono, a parte  le condizioni di impossibilità, o di inabilità, possedute, non sembra alle SSLL utile provvedere ad approntare dei PUA (Progetti di Utilizzo), per questi cittadini? Ovviamente rispettando le loro capacità, professionalità, e condizioni fisiche?. Nell’anno in corso, ma anche nel 2020, ho posto alla vostra attenzione questo adempimento legislativo, almeno due volte, ma non ho ricevuto riscontro, e nemmeno verificato relativi adempimenti. “Non è che, come centro destra parlate male di questo progetto, di questa legge, che ha salvato dalla fame ed indigenza milioni di persone, e poi, nei fatti, quando e dove governate, non provvedete ad utilizzarli come la legge da facoltà di fare?”

2°)-Dato che, oggi, vanno in giro parecchie macchine (AUTO) ad alimentazione elettrica, non sarebbe il caso, così come si verifica in molte città e paesi, che la Giunta deliberasse  “PUNTI di ricarica”,  almeno nel Centro Storico, a Scheda, oppure a gettoni, per dare così un servizio pubblico diretto a questi utenti, e facilitare anche l’acquisto di autovetture a trazione elettrica, essendo difficoltoso e costoso il proprio allacciamento per uso privato?

Oppure, dare contributi, ai vari distributori per la loro istallazione? Oppure ad altri utenze, come Autolavaggi etc.  Che ne pensate? Sarebbe un servizio alla collettività ed alle varie utenze.

Credo di avere fatto proposte possibili, credibili, eventualmente iniziando con qualche “progetto pilota” per i percettori del “reddito di cittadinanza” (1° proposta), e per la seconda proposta, avere qualche “punto-Area di Servizio”,  con qualche finanziamento-contributo in aree di riferimento, prima nel centro storico, e poi in altre sedi ed eventuale  altre realtà.

Sono certo che verranno prese in esame queste proposte, in attesa, cordiali saluti,

Lavocedelcerrano

Direttore Responsabile e Fondatore del Giornale " la Voce del Cerrano"

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