Cassa integrazione, erogate dall’Inps oltre 15 milioni di ore a Luglio 2020. Busacca: potenziare l’organico

Luciano Busacca, laureato in Legge, avvocato, da Dicembre 2019 è alla guida della sede regionale dell’INPS in Abruzzo, dopo aver ricoperto numerosi incarichi all’interno dell’istituto previdenziale, tra cui quello di Direttore della Segreteria, Tecnica e Amministrativa, del Presidente dell’INPS. Ci riceve nel suo ufficio del Capoluogo abruzzese, dove, in questo 2020 contrassegnato dalla pandemia, non ha smesso un attimo di coordinarsi con le sedi sparse sul terriorio.
Dottor Busacca, qual’è la situazione ad oggi in Abruzzo in relazione alle numerose domande pervenute per la Cassa Integrazione con Deroga e in che tempi INPS ha evaso o crede di evadere le varie istanze, magari con un dettaglio diviso per provincia;
A partire dallo scorso mese di Marzo, l’INPS Abruzzo ha mantenuto livelli altissimi di efficienza nell’erogazione della Cassa Integrazione nelle sue diverse forme (Cassa Integrazione Ordinaria / CIGO – Fondo di Integrazione salariale / FIS – Cassa Integrazione in Deroga / CIGD), come peraltro puntualmente rappresentato nelle tabelle contenute nei vari comunicati stampa pubblicati con cadenza periodica, durante tutto il trascorso periodo di crisi epidemiologica; ciò è stato fatto proprio per dare contezza pubblica dell’operato dell’Istituto nella Regione Abruzzo. Volevamo cioè che fossero note, volta per volta, quante istanze avessimo ricevuto e quante di queste fossero state definite. La suddivisione per ciascuna provincia è presente nei comunicati suddetti. Si deve tener presente un dato per capire qual è la situazione: a luglio 2019 le sedi abruzzesi erogavano 6.914 ore di Cassa Integrazione; a luglio 2020, le ore di Cassa integrazione sono state oltre 15 milioni. Crediamo che con il sacrificio di moltissimi colleghi dell’Istituto sia stata data, nella stragrande maggioranza dei casi, risposta efficiente alla situazione di grave emergenza sopra descritta, perché ogni collega aveva la consapevolezza che il suo lavoro consentiva a molti lavoratori di potersi recare al supermercato.
E’ vero che pur di gestire e dare risposta sui bonus economici di 600 euro introdotti nel corso della pandemia dal Governo il personale ha lavorato a ritmi serrati anche in giorni festivi? E in quanti nella nostra regione?
Assolutamente si. La risposta eccezionale che è stata data, nella situazione predetta, non poteva essere data senza un impegno anche durante i giorni festivi e nelle ore serali. In altri termini, lo smart working in Istituto si è rivelato, nei fatti, lavoro effettivo anche in orari straordinari. In particolare, per fronteggiare in Abruzzo questa grave crisi, sono state costituite quattro task force, una per ciascuna provincia ed a queste si è aggiunta una task force della Direzione regionale dove, su un totale di 54 unità, 31 lavoratori – che svolgono normalmente mansioni non adibite alla produzione – hanno invece contribuito direttamente con il proprio lavoro al pagamento delle prestazioni. I lavoratori dell’INPS hanno gestito in pochi mesi, e stanno tuttora gestendo, una mole di lavoro aggiuntiva che in periodi ordinari si affronta mediamente in diversi anni, senza peraltro trascurare tutti gli altri prodotti che l’Istituto gestisce. Con personale soddisfazione quindi, evidenzio il senso del dovere e di responsabilità con cui i colleghi dell’Istituto Abruzzo hanno affrontato quotidianamente, senza soluzione di continuità, le difficoltà legate alla gestione di questi carichi di lavoro eccezionali.
E’ sufficiente il numero del personale che oggi deve far fronte nei vari uffici dislocati sul territorio alle molteplici istanze che giungono quotidianamente?
L’INPS Abruzzo è complessivamente sottorganico. Il personale dell’INPS ha subìto negli ultimi anni un notevole calo dovuto soprattutto ai pensionamenti. Tale carenza ha portato a particolari situazioni di sofferenza nelle varie sedi dell’Istituto che tuttavia sono state sopperite dal lavoro e dall’abnegazione degli operatori rimasti in servizio. Recentemente nuovo personale è stato immesso sulla base dei concorsi già espletati; si tratta di giovani laureati che si sono subito integrati ed hanno comportato una spinta innovativa nel lavoro quotidiano delle sedi. Ma non basta. Il processo di esodo dovuto ai pensionamenti purtroppo continua ed attendiamo l’indizione di nuovi concorsi che porteranno nuove forze giovani nell’Istituto.
Si sente spesso in televisione e si legge sui giornali che la burocrazia è la vera causa dei ritardi nell’evasione dei provvedimenti economici e fiscali a favore delle aziende e delle persone. E’ davvero cosi?
La cattiva burocrazia è uno dei mali della nostra società; è certamente il principale handicap per una Pubblica Amministrazione moderna, al passo con i tempi e fruibile da parte dei cittadini. Per “cattiva burocrazia” intendo quella autoreferenziale che non semplifica le procedure ove ciò sia reso possibile da leggi e regolamenti, lasciandole farraginose ed ingiustificatamente complesse. La vera sfida è oggi quella di sconfiggere la cattiva burocrazia per ottimizzare il rapporto della PA con i cittadini, affinché essi possano finalmente vedere uno Stato “amico” con cui avere un rapporto di massima fiducia. Sono convinto che cambiare e modernizzare la Pubblica Amministrazione sia uno dei più importanti volani di sviluppo per l’intero Paese. Rilevo comunque che vi sono anche esempi di buona amministrazione, cioè di cura e attenzione nell’agire dei pubblici poteri, che fanno meno notizia ma che nella sostanza costituiscono espressioni di tanta passione civile di molti dipendenti pubblici.
Quanti sono ad oggi gli assistiti in Abruzzo dall’Inps, e in modo particolare i pensionati, beneficiari del RDC e della Pensione di Cittadinanza e i contribuenti iscritti?
Al 1° gennaio 2020, le prestazioni pensionistiche in essere nella regione Abruzzo sono 319.933 per la Gestione privata e 79.919 relative alla Gestione pubblica, per un totale di 399.852; le prestazioni Assistenziali (Assegni Sociali ed Invalidità Civili) sono pari a 99.956.
Secondi i dati dell’ultimo Osservatorio pubblicato dall’INPS e relativi al periodo Aprile 2019 / Agosto 2020, in Abruzzo vi sono attualmente 23.057 nuclei familiari a cui è stato concesso il Reddito di Cittadinanza, per un numero di persone coinvolte pari a 52.369. La Pensione di Cittadinanza è stata concessa a 2.821 nuclei familiari per un numero di persone coinvolte pari a 3.217. In totale sono interessati 25.878 nuclei per 55.586 persone coinvolte.
A marzo 2020 le Aziende attive risultano pari a 37.947.
Per chiudere, visto che il nostro giornale è distribuito e letto soprattutto sul territorio a cui fanno capo i comuni in cui opera l’ufficio di Atri , possiamo garantire la sua permanenza i il suo incremento organico, vista la carenza del personale?
La presenza dell’INPS sul territorio è una garanzia di vicinanza e sostegno diretto ai cittadini. La scelta fatta anni fa del decentramento territoriale è stata uno dei fondamenti, insieme all’informatizzazione, su cui si è basata la crescita dell’Istituto divenuto nel tempo il più grande Ente previdenziale europeo. E’ innegabile che l’attuale situazione ci imponga di avere una straordinaria attenzione a salvaguardare quelli che sono i nostri presìdi e, per prima cosa, lavorare affinché, come già detto, nuove forze giovani garantiscano la continuità dell’azione dell’Istituto come pilastro del Welfare italiano.