Sinistra Indipendente al Sindaco di Atri: poca chiarezza nella delibera per la costruzione del Commissariato di Polizia

Sinistra Indipendente al Sindaco di Atri: poca chiarezza nella delibera per la costruzione del Commissariato di Polizia

Egregio Signor Sindaco, altri, si legge  nella delibera di Giunta Municipale n° 145 del 12-Agosto2019, avente per oggetto: “variazione n° 6 al Piano delle OO.PP del Comune di Atri, aa 2019-2021”, cioè in premessa della stessa, II° comma, là dove si afferma:

CONSIDERATO CHE: “la realizzazione di una nuova sede comunale distaccata, sede COM-COC e Commissariato di PPSS di Atri, c/o sito ex Pala Alessandrini…..etc.”

Ora, rilevato  che, il progetto dovrebbe insistere nell’area fronte strada di Via Emilio Mattucci (di fronte al Cavallino Bianco) coinvolgendo anche e soprattutto parte della CURVA del campo sportivo, per il COC e Parcheggi, nonché per il palazzetto dello sport, ed il Commissariato di PPSS di Atri, ovviamente con sede e aree autonome di servizio e di pertinenze, almeno questo si vede dal progetto di massima espresso dalle carte.

Però, non si capisce cosa centri l’area del Pala Alessandrini, o ex palalamiera, allora crollato per ragioni diverse, e ristorato in parte dalle assicurazioni per circa 600 mila euro, e  di cui non si sa, dove sono andati a finire, che invece sostenere il ripristino, con nuovi investimenti, la ricostruzione di una nuova palestra, giacché abbiamo ben due palestre, questa e quella di U. Bargiglione, entrambe demolite per ragioni diverse, e mai ricostruite, e rimanendo per Atri solo quello del Centro Turistico Integrato e le “palestrine o pagode”  di uso delle Scuole Medie e dei Licei di Atri. E meno male, altrimenti con l’ ATTILA che vi portate dentro,  Atri, non avrebbe più strutture recettive per attività ginniche o sportive, stante la vostra non volontà ad investimenti in tali settori di impiantistica sportiva, in quanto che pensate solo a spese correnti per creare consensi o per punti luce  non necessari alla necessità collettive e specifiche. Ma non è di questo che intendo far notare la contraddizione, che sia, quanto espresso, “UN REFUSO?” Oppure, non intendete fare, ed al più presto, quello che dite? Spiegatelo, e spiegatelo bene, aggiustate questi atti deliberativi, se è necessario, che poi si leggono cose non rispondenti alla realtà cartacea, documentale, almeno così appare leggere e verificare, poi…sapete voi…, o alla correttezza esplicativa di quello che un comune mortale va a leggere, e che non comprende…dove queste costruzioni andrebbero a sorgere. E’ cosa da poco, ma intervenite, egregi Assessori o Signor Sindaco. Cordialmente,

Mario Marchese

Lavocedelcerrano

Direttore Responsabile e Fondatore del Giornale " la Voce del Cerrano"

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