Riordino degli ospedali abruzzesi. Interviene il Comitato Difesa Ospedale di Atri. “Dimenticano di aver lavorato alla chiusura di alcuni reaprti”

Si legge  (il Centro del 14-Giugno u.s.), che due Parlamentari abruzzesi, neo eletti del PD (direi nominati), Pezzopane  e D’Alessandro, hanno presentato un disegno di legge per non far chiudere,  o ridimensionare, o declassare, alcuni Ospedali d’Abruzzo, ma dimenticando, nella pochezza ed incoerenza, oltre che di ipocrisia politica, che sono stati loro medesimi, almeno per D’Alessandro che era anche Capo gruppo al Consiglio Regionale d’Abruzzo del PD, che ha votato e sostenuto leggi regionali che hanno determinando lo sfascio della sanità abruzzese, ed ora, in barba anche alle posizioni assunte dal suo Assessore, ed ancora Presidente, in Regione Abruzzo, cerca di “avvelenare i pozzi” prima che lascino la Regione, che il prossimo voto, li caccino via dal loro modo di gestirla, a danno degli abruzzesi, almeno nel campo  della organizzazione sanitaria. Perchè non parlano con D’Alfonso e Paolucci, che è ancora possibile “revocare le scellerate scelte fatte in campo sanitario” prima che se ne vanno? Direi che vengono cacciati? Hanno tutto il potere di farlo.

Ma non lo fanno, nemmeno parzialmente, e preferiscono essere demagogici, ipocriti, ed “avvelenare i pozzi”, come dicevo prima, li caccino i cittadini abruzzesi nel prossimo rinnovo del Consiglio Regionale. Come qualche mese addietro, direi prima del 4 Marzo u.s. ebbi a scrivere, pregare, invitare,  il Presidente e l’Assessore Paolucci a ripristinare il Punto Nascite di Atri e relativa Ostetricia e Ginecologia, ed ora, guardate un poco, sono i medesimi loro accoliti eletti (nominati) che INVITANO, il Ministro della Salute, dr GRILLO  a sospendere il taglio degli Ospedali che loro hanno fatto, nonché i ridimensionamenti, che loro medesimi hanno, ciecamente, ed ingiustificatamente, portato avanti in questi anni, senza criterio, senza un’azione coordinata con gli Enti locali, con il territorio, fregandosene di cosa accadeva avveniva al cittadino utente. Mi riferisco, in particolare al territorio dell’ AREA VASTA del territorio di Atri, circa 18 Comuni, 200 mila ab. La 5° Provincia d’Abruzzo, assistito, in tutto e per tutto, dal glorioso Ospedale S. Liberatore di Atri? Una domanda è d’obbligo: “perchè non hanno avuto la bontà politica di agire di già, in deroga, alla legge Lorenzin? Quando anche la stessa affermava che non era necessario sopprimere  tutti i punti nascita, bastava un’analisi più seria e dovuta, e su responsabilità della stessa Regione, si determinava il suo assetto. Ma non avete voluto, avete deciso cosi e così avete fatto. Peraltro, scelte che nel Governo  Renzi e Gentiloni,  avevano fatto  molte Regioni, nell’attivarsi nel Piano di Rientro dal deficit  sanitario (peraltro in Abruzzo mai fuori, e ci siamo ripiombati, dopo le false promesse, e nonostante tutto?).Quindi…cosa ci raccontiamo?

     Ci riferiamo ai ridimensionamenti degli Ospedali di: Atri, Ortona, Penne, Popoli, Sulmona, Penne”.

ospedale (2)Perchè, ad esempio,  non fecero delle prove, per verificare, così come proposto da questo onorevole COMITATO, già al Presidente D’Alfonso e Paolucci assessore nel 2014, prima di chiudere e decretare le chiusure dei Punti Nascita in particolare Atri? Cioè di provare, prima di chiuderlo, se quei parti che  non si sarebbero fatti più a Penne,  venivano ad Atri, allora,  ai già 530 di Atri, si aggiungevano altri 270.

E così, Atri, non sarebbe  stato chiuso, sarebbe stato salvato, non soppresso, come, con cocciutaggine hanno voluto fare. E, nel contempo vediamo intasati, ed in piena emergenza,  i Punti Nascita: di Chieti e di Pescara, che non ce la fanno ad assorbire le risposte da dare, per chiusure, ripeto: di Penne ed in particolare quello di Atri (che era la più a norma delle altri rimaste invita, e rispettava, oltretutto, tutti i parametri della legge Fazio).

Altro che “sicurezza della mamma e del bambino”, sbandierato da Paolucci e dal PD, ai 4 venti per giustificare la loro pessima programmazione, e  le loro scelte fatte in politica sanitaria regionale su questo settore.

Se promuovessero questa legge di revoca degli loro atti legislativi, dei loro Decreti, etc. allora si che sarebbero lievemente credibili, ma non lo fanno, ed allora si permettono di esprimere quelle posizioni a livello nazionale, pensando sempre che la gente è scema, e vanno  dietro alle loro demagogie ed ipocrisie. Sono veramente “incredibili”, e pagheranno cara questa loro  incapacità ed ipocrisia, come si vede e si vedrà ancora. Speriamo a favore del M5S, e non del centro destra, che in Abruzzo, non è che sia meno forte dello stesso M5S, anzi…, e visto il tifo che gli fanno quelli del Pd, ci potrebbe  anche essere il sorpasso, almeno di coalizione, del centro destra a danno del M5S, ed allora sono cazzi amari  per  l’area progressista, M5S compresi. (C’è la proposta di legge Regionale presentata dal M5S, perchè non votarla?).

Vediamo cosa avverrà, speriamo che allo sfascio della sanità perpetrato da questi signori, si possa rimettere rimedio, ovviamente, non da subito, ma con le dritte giuste, e sapere, almeno, dove si sta andando.

Lavocedelcerrano

Direttore Responsabile e Fondatore del Giornale " la Voce del Cerrano"

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