Elezioni comunali, la Lista Civica ancora senza candidato sindaco. A giorni la lista del M5S
A poche settimane dal voto per il rinnovo del consiglio comunale nella città ducale, previsto per il 10 Giugno, inizia a prendere forma il panorama politico e la conseguente offerta. Dopo la presentazione ufficiale del candidato del centrodestra , attuale vicesindaco e assessore all’istruzione, Piergiorgio Ferretti, via via sono arrivate le altre “proposte” politiche alternative. Come nel caso del Movimento 5 Stelle, che ha ufficializzato il 16 Marzo scorso la propria partecipazione alla campagna elettorale con la candidatura a primo cittadino di Massimiliano Concetti. Il candidato sindaco dei pentastellati, è un responsabile aziendale, laureato in economia e commercio ed impegnato nel mondo dello sport con ruolo dirigenziale all’interno della squadra di basket PinetAtri. Nessuna precedente esperienza in politica in passato e nessun impegno nella pubblica amministrazione locale, come del resto recita la “bibbia” di Grillo. Una compagine molto coraggiosa quella dei 5stelle che ci riprova dopo il fallimento di cinque anni fa quando non riuscì, nonostante il vento del cambiamento a suo favore, a prendere nemmeno un consigliere. Una squadra ancora da definire con nomi dei candidati e programma politico e che sta cercando di creare proseliti in città. Un’impresa non facile, come ricordano gli stessi protagonisti grillini di cinque anni fa, poiché il voto nazionale appena incassato in città, oltre 2600, è difficile se non impossibile da replicare su scala locale. Qui intervengono altri elementi, assolutamente dirompenti, come la notorietà dei candidati, le relazioni con i cittadini e il territorio e le fondamentali attività di lobby. Aspetti che non sono per nulla trascurabili, atteso anche il fatto che dopo la sconfitta del 2013, in questi cinque anni il Movimento non ha svolto alcuna attività sul territorio, fatta salva la campagna contro la discarica. Tema ancora attuale, ma che conta poco nell’attività di un partito o movimento che si voglia, che ambisce ad amministrare una città. Non sono chiari ad esempio cosa intendano fare per rilanciare l’economia locale, l’ospedale, il turismo, la grave crisi occupazionale e tanti altri temi di grande rilevanza sociale. Vedremo e valuteremo. Nel frattempo, una grande alleanza civica tra movimenti, come L’altraAtri, la Casa dei Moderati-Atri Rurale e Rinascimento Atriano, hanno siglato un accordo per un programma unico e una lista da contrapporre al centrodestra. Nel primo comunicato stampa si legge che”Atri merita di più.” Una bella e altisonante affermazione che nessuno osa contrastare o smentire, visto che nessun atriano credo possa auspicare il contrario. Allo stesso tavolo prenderà parte anche il Partito Democratico, che dopo riunioni infinite al proprio interno , ha deciso di avvicinarsi alla lista civica per iniziare le trattative , con un suo candidato sindaco nella persona dell’Avv. Ugo Giuliani. La scelta del PD mi sembra non solo opportuna, ma anche utile a non disperdere voti, in quanto correndo da solo avrebbe concluso ben poco e agevolato la corsa del candidato del centrodestra. E’ noto a tutti che il Pd, sia in abito regionale che locale sia uscito indebolito dalle elezioni dello scorso 4 Marzo e che una sua ricostruzione non possa che passare da alleanze e dal duro lavoro sul territorio, comunicando con la gente, ascoltando le difficoltà e facendosi portatore di interessi che vengono dal basso. La politica di sinistra, oggi interpretata da movimenti populisti, non ha più alcuna sponda nei partiti tradizionali e il consenso elettorale, assolutamente volatile, si conquista solo con il ritorno al passato. Il che vuol dire entrare nelle case delle famiglie disagiate, ascoltare prima di parlare e trasformare la politica del dire in quella del fare. Solo così il Pd può riprendersi i suoi elettori, anche a livello locale. Il timore è che per una battaglia sulla candidatura alla guida della coalizione, il tavolo possa rompersi, dimostrando che ancora una volta gli interessi personali vengono prima di quelli della collettività. Spero di sbagliarmi, ne sarei felicissimo.