Atri, convegno in Comune sugli uomini che hanno scritto la storia sul progetto per la costruzione della Casa Sollievo della Sofferenza di Padre Pio

L’appuntamento di sabato 22 Aprile nella sala consiliare della città Ducale non è una data qualsiasi per quanto importante nella storia di Atri e della sua comunità. Esso rappresenta un momento di grande valore religioso, sociale e civile che si mescola e si ritrova tra due città, Atri e San Giovanni Rotondo. La prima per la sua centralità nell’opera del progetto della Casa Sollievo della Sofferenza voluta fortemente da Padre Pio e la seconda, San Giovanni Rotondo, quale luogo in cui prese corpo e anima la struttura ospedaliera conosciuta in tutto il mondo sia per l’eccellenza delle prestazioni sanitarie che per l’artefice di questo ambizioso progetto nato subito dopo la conclusione della seconda guerra mondiale. Due destini, seppur diversi, che si incrociano sulla strada dell’infinto e del disegno supremo passando attraverso uomini e narrazioni che dopo molti anni, in forme distinte e imprevedibili, tornano ad incontrarsi e confrontarsi sulla storia scritta dai loro avi. La presenza al convegno sullo svelamento del busto bronzeo dedicato a Giuseppe Verdecchia, primo sindaco nell’immediato dopoguerra della città degli Acquaviva, di studiosi della materia e diretti discendenti dei protagonisti di allora, passando per il “discepolo” di Padre Pio, Padre Guglielmo Alimonti, testimone di tanti incontri e riunioni per l’edificazione del manufatto, rappresenta un “gemellaggio” di fatto tra le due comunità il cui segno della fede è riscontrabile nelle numerose chiese che si trovano ad Atri oltre alla grande devozione al Santo di Pietrelcina. La grande tenacia con la quale il nipote di Giuseppe, il commendatore Mario Verdecchia, ha inteso fare piena luce sul contributo indiretto, ma prezioso, che il nonno ebbe in questa vicenda è sicuramente un punto di partenza e non di arrivo di una quantità di materiale inedito e per certi versi sconosciuto che solo gli studiosi potranno ulteriormente approfondire. Scopo della celebrazione dell’importante evento, che prevede anche l’annullo postale da parte di Poste Italiane, è la divulgazione di una reciproca e fruttuosa collaborazione tra camici bianchi e professionisti che prestarono la propria opera per un bene prezioso e comune, quello della realizzazione di un luogo nel quale Padre Pio aveva immaginato di poter curare il corpo e l’anima dei malati. Per la comunità di Atri l’iniziativa rappresenta una tappa storica di cui può andare orgogliosamente fiera anche in ragione di una cassa di risonanza mediatica senza pari e di un parterre d’eccezione che animerà l’importante incontro nell’assise comunale con le riprese dell’emittente Padre Pio Tv seguita in tutto il pianeta sulle piattaforme digitali e satellitari oltre che sui social e sulle testate giornalistiche del Santuario di Madonna Delle Grazie.