Ospedale San Liberatore, lettera aperta del candidato sindaco Alfonso Prosperi sulle dichiarazioni del Presidente Sospiri

Gentile Direttore,
ci riferiamo alla pubblicazione sul sito de “La Voce di Atri” del resoconto della Presentazione della Lista del Sindaco uscente.
In disparte, per adesso, ogni altra questione pur non trascurabile, ci preme evidenziare un aspetto che sta seriamente molto a cuore ai cittadini/elettori e che lei ha riportato, dandogli giustamente rilievo, nel suo articolo allorché ha dato conto dell’intervento nell’occasione del Presidente del Consiglio Regionale Sospiri, riportandone stralci virgolettati e, dunque, direttamente riferibili a lui.
Dice, tra l’altro, Sospiri a proposito del nostro ospedale: “si deve riportare ad Atri quello che le spetta… è arrivato il momento di saldare il conto con Atri…”.
Ci pare di poter dire che il Sindaco uscente – forse consapevole che questa volta, dopo quindici anni di presenza in amministrazione, di cui gli ultimi cinque come Sindaco, non può non rendere il conto del suo operato, anche per quel che riguarda l’ospedale – ha chiamato al capezzale della sua campagna elettorale il Presidente Sospiri, avvertendo probabilmente il fiato sul collo della opinione pubblica.
Purtroppo per loro la pezza è stata peggiore del buco!
È chiaro a tutti che se tu dici che devi riportare qualcosa in un posto vuol dire che l’hai tolta tu e se tu dici che devi saldare il conto vuol dire tu hai dei debiti o che tu stesso hai male agito.
È dunque, se ve ne fosse stato bisogno, la confessione totale dei danni che la Regione Abruzzo e i suoi sodali locali, con la complicità o nell’incapacità del Sindaco uscente, hanno fatto al nostro Ospedale, penalizzato dalla destinazione Covid, al contrario di altri ospedali e mai ristorato, nonostante i ringraziamenti ipocriti al personale tutto del San Liberatore e le promesse dei marinai della politica che hanno navigato intorno al nostro ospedale in questi anni.
Ma ai ringraziatori o marinai che siano va pur detto che oggi il Web non perdona, tutto si ritrova, giusto per avvisare chi si volesse ancora avventurare maldestramente in queste acque agitate.
Siamo certi che questa volta gli atriani avranno buona memoria e noi, comunque, faremo in modo di tenerla viva.
Non dubitiamo sulla pubblicazione di questa nota e salutiamo cordialmente.
Alfonso Prosperi