Atri, il comune porta in Tribunale la Unigas per il mancato pagamento di oltre un milione di euro. Il primo giudizio sconfessa palazzo Acquaviva

Una delle risorse più importanti per le casse del comune di Atri è senza dubbio il tesoretto che deriva dalla distribuzione del gas naturale. Una miniera d’oro per gli uffici di Palazzo Acquaviva che ora si trova a ricorrere in Tribunale per un contenzioso con la società che cura la gestione del prezioso prodotto, la Unigas srl di Nereto che, a quanto si apprende dalle carte, non avrebbe pagato la bella cifra di oltre un milione di euro alla proprietaria della rete, ovvero al comune. Ma procediamo con ordine. In data 20 Maggio 2021 la Unigas srl ha notificato al comune di Atri l’atto di citazione in opposizione dinanzi agli uffici giudiziari del capoluogo provinciale avverso l’ingiunzione di pagamento numero 1485 emesso dagli uffici di piazza Acquaviva  che richiedeva la somma spettante dall’accordo tra le parti. In data 23 Luglio 2021 il comune si è costituito nel giudizio instaurato davanti al tribunale di Teramo resistendo a sua volta all’azione di opposizione della Unigas srl. Con sentenza numero 811/2022 del 1 Agosto 2022 i giudici hanno stabilito che il comune di Atri aveva emesso illegittimamente l’ingiunzione del pagamento dando ragione alla ricorrente che non aveva alcuna somma da corrispondere all’Ente. Nonostante tale decisione, lo scorso 25 Novembre la giunta comunale ha conferito l’incarico all’avvocato Erika Rosi del Foro di Teramo “per intraprendere ogni opportuna iniziativa nelle competenti sedi giudiziarie per il recupero dei canoni dovuti dalla società Unigas srl in forza del contratto di concessione stipulato dalle parti a seguito della procedura di gara per l’affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale”. Ora sarà un nuovo giudizio della magistratura a stabilire chi dice la verità.