Sulla morte del Maresciallo dei Carabinieri Antonio Lombardo l’Ansi chiede che si faccia chiarezza

L’ANSI e l’Associazione per onorare la memoria dei Caduti nella lotta contro la mafia,
alla luce di quanto è emerso dalle perizie eseguite dagli esperti nominati dalla famiglia
del Maresciallo Antonino Lombardo, chiedono verità su una vicenda dai contorni
oscuri. “Ci impegneremo affinché sia onorata la Memoria di Lombardo”.
Il Presidente Gaetano Ruocco, su proposta del delegato dell’ANSI ai rapporti con le
autorità, Giovanni Taormina, ha deliberato che in onore del Maresciallo dei ROS
Antonino Lombardo sarà consegnato un attestato alla famiglia.
Il Presidente dell’Associazione Nazionale Sottufficiali d’Italia, Gaetano Ruocco ed il
Presidente dell’associazione per onorare la memoria dei Caduti nella lotta contro la
mafia, Carmine Mancuso, hanno appreso la notizia che i figli del Sottufficiale hanno
presentato una denuncia dopo le indagini eseguite dai loro periti sulla strana morte del
loro familiare.
Il militare venne trovato morto, all’interno della sua autovettura parcheggiata dentro la
caserma dei Carabinieri di Palermo, il 4 marzo 1995. Inizialmente si parlò di suicidio,
una tesi che non ha mai convinto i famigliari, i quali nei giorni scorsi hanno presentato
un esposto in Procura.
Tante le stranezze denunciate dai figli del Maresciallo, Fabio, Rossella e Giuseppe
Lombardo, a partire dal proiettile che lo ha ucciso e che non proveniva dalla sua arma
ma da un’arma diversa e alla lettera trovata vicino al cadavere, che non è stata scritta
dal maresciallo, come è stato accertato dalle perizie.
“Siamo vicini alla famiglia del collega Lombardo – dichiarano Gaetano Ruocco e
Giovanni Taormina – la loro battaglia per la verità e la giustizia è anche la nostra.
Speriamo di incontrare i figli ai quali consegneremo un attestato dell’associazione, in
segno di vicinanza e solidarietà.”
“Verità e Giustizia per Antonino Lombardo – dichiara Carmine Mancuso – un uomo
dello Stato, un Militare che ha consacrato la sua vita alla lotta contro la Mafia. È ora di
fare chiarezza su una vicenda che mostra molti lati oscuri.”