Discarica di Santa Lucia, ecco il documento della Commissione Regionale che blocca l’ampliamento. Centorame: soddisfatta per il risultato
Pesa come un macigno la “sentenza” emessa oggi dal Comitato Regionale –Valutazione Impatto Ambientale , e firmato da ben sette dirigenti che si dicono d’accordo all’unanimità nell’ esprimere parere negativo all’ampliamento della Discarica di Santa Lucia . Un preavviso di rigetto, inviato anche al richiedente, il Consorzio Piomba Fino, molto duro e articolato, che in buona sostanza accoglie tutte le osservazioni avanzate dagli aventi diritto, ovvero dal Comune di Atri in testa proseguendo con il Comitato Santa Lucia, sino ad arrivare alla Riserva Naturale dell’Oasi dei Calanchi e all’Asp 2 presieduta dall’Avv. Roberto Prosperi. Possono dirsi finalmente soddisfatti i coltivatori, gli abitanti della zona e le forze politiche che hanno sostenuto la battaglia. Nella giornata di ieri i sette esperti, ognuno a vario titolo, hanno ascoltato l’assessora all’Ambiente del Comune di Atri, Mimma Centorame, recatasi a L’Aquila per essere sentita sulle osservazioni avanzate ma soprattutto per dare “corpo” e sostanza alla miriade di fogli di carta sul tavolo dell’organismo per la Valutazione dell’Impatto Ambientale. Una presenza non scontata né richiesta, quella della Centorame, atteso che le carte erano sul tavolo della commissione, ma opportuna e importante per far capire che il “NO” non era solo di facciata, ma di sostanza. Nelle motivazioni che hanno portato al rigetto dell’istanza avanzata dal Consorzio si legge, tra l’altro, “come l’eventuale discarica per lo smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi, disti a soli 400 m dal SIC(Sito di interesse comunitario) dove insiste l’Oasi Calanchi di Atri. Non solo, il rifiuto è motivato anche dal fatto che si tratta di aree sottoposte a vincolo idrogeologico, di pregio agricolo e fasce protette da infrastrutture varie” Un altro importante tassello che si aggiunge alla battaglia contro l’ampliamento della Discarica e che ora, alla Conferenza dei Servizi, dove sarà presente anche il Consorzio, prevista fra dieci giorni circa, avrà un peso specifico, forte e determinato e al quale il richiedente poco potrà opporre. Adesso più che mai la calasse politica entra in gioco, specie quella regionale, la quale dovrà farsi carico di rivedere il piano regionale dello smaltimento dei rifiuti e porre fine a questo infausto e fallito tentativo di portare altra monnezza ad Atri, per giunta speciale. Greta non abita ad Atri e forse non la conosce nemmeno, ma la Mimma Centorame , anche lei bionda, ed esile come la giovanissima ambientalista, è la sua migliore testimonianza. Nei fatti.