Atri, da Sinistra Indipendente una proposta per creare un Campus nel Centro Turistico Integrato

Egregio Signor Sindaco, Presidente, Assessori, Consiglieri Comunali tutti, con la presente intendo risegnalare alle SSLL alcune proposte in merito al mondo scolastico atriano, o meglio alle sue strutture.
Ho letto che il Comune di Atri, partecipando al “Bando Regionale”, come del resto hanno fatto altri Enti della Regione, bando riferito in merito alla “sicurezza nell’Edilizia Scolastica delle strutture abruzzesi”, è stato fatto oggetto di un lauto finanziamento per E. 5.116.110,52, per il rifacimento completo della “Scuola Media A. Mambelli-Bernabei” posto in Via Finocchi, a cui si provvederà con la demolizione e ricostruzione ex novo.
Ora, stante che il Comune di Atri è oggetto inoltre di un altro finanziamento per la Scuola Elementare per E. 2.396,497….. quasi del tutto inutilizzato a tutt’oggi, oltre che per altro finanziamento per l’ Asilo Nido posto in Via G. D’Annunzio, per E. 255.000, e conoscendo anche, che la Provincia di Teramo, abbia avuto, per le Scuole Superiori di Via Finocchi, ulteriori finanziamenti per il loro ampliamento e messa in sicurezza, per E.5 milioni (?).
Si da il caso che, in ripetute occasioni ho espresso alle SSLL la possibilità di sviluppare un’altra idea, cioè quella di poter costruire, anche fuori il centro abitato, un “Centro Scolastico Unico, un Campus”, che vada a prevedere, anche a livello modulare, per eventuali altre decisioni e delocalizzazioni scolastiche, la costruzione delle Scuole Superiori e Medie, con annesse attività ludiche e sportive, sfruttando quelle aree pertinenti e presenti in zona Colle Sciarra, presso il CTI (Centro Turistico Integrato). Aree di proprietà del Comune di Atri e dell’Ente Ricciconti, o meglio dell’ASP n°2 della provincia di Teramo. Aree queste, che potrebbero essere coinvolte per la costruzione anche di una degna Casa di Riposo per anziani, degno di questo nome, moderna ed efficiente allo scopo, così come l’intero Campus.
Il tutto collegato al centro storico di Atri, da una efficiente rete di trasporti, di Scuola Bus e di trasporti urbani, ed interurbani.
Sarebbe una novità per Atri, e nel contempo, creare in questa AREA, un Centro polisportivo e Polispecialistico per le Scuole Superiori, con la possibilità aperta, nel tempo, anche ad attività Universitarie (pubblico o privato). E, nel contempo, la struttura di Via Finocchi, dell’Istituto A. Zoli, anzi le strutture, adempierle per le Scuole dell’obbligo: Materne, Elementari e Medie che sono più vicine ad Atri.
Ed intanto, nel contempo, alienare le strutture di quelle non più utilizzate ed utilizzabili delle Scuole:
-Elementare di Viale Umberto I°;
-Materna di Viale Umberto I°;
-Materna di Via G. D’Annunzio;
-Media Mambelli-Bernabei di Via A, Finocchi.
Sarebbe una rivoluzione prospettica dell’edilizia scolastica atriana, sicuramente a norma, e fare un progetto sociale, che vada all’Asilo Nido alla Casa di Riposo per Anziani, penso più unico che raro in Italia, ma che in America, credo che ci siano ed esistono per ovvie ragioni di economia, di sicurezza, e di programmazione ed assistenza scolastica.
Inoltre, ed ancora, al fine di rendere maggiormente interessanti le alienazioni, il Comune di Atri, tramite loro azioni amministrative, con il fine di aumentare l’appetibilità delle strutture da alienare, ( l’azione varrebbe anche per la Casa di Riposo di S. Rita), provvedere a livello normativo, con idonee varianti ad hoc, di destinazione d’uso e edificabilità idonee con il contesto urbano tramite Piani di Comparto al PRG o PPCS, se necessario, e se utili allo scopo valorizzandone il valore delle proposte.
Sono proposte queste, che potrebbero rendere, ripeto, interessanti gli interventi, e non dispersivi se fatti alla spicciolata senza varianti.
Inoltre, ad esempio, la ricerca di collaborazione pubblico-privato per l’attuale sede della Casa di riposo S. Rita, potrebbe trovare nelle aree di proprietà dell’ASP n°2, ex Ricciconti, per costruire una casa di riposo, più grande ed a norma, rimettendo alla alienazione quell’ex Convento di attuale utilizzazione, con anche li , determinare varianti di aspetti normativi appetibili per le alienazione del caso. (Insomma, 2 piccioni con una fava). L’ASP n°2 potrebbe fare tutto questo, coinvolgendo, ognuno per le proprie competenze e possibilità di finanziamento: la Regione Abruzzo, l’ASL di Teramo, il Comune di Atri, la Provincia di Teramo, l’ASP n° 2 Provincia di Teramo o altri Enti interessati all’eventuale progetto.
In merito al Campus, presso il CTI, lo stesso discorso, e cioè: Provincia di Teramo, Regione Abruzzo, ASP n°2, Università D’Annunzio di Teramo o Università private del centro o del Nord Italia, il tutto per realizzare si delle strutture importanti, di prospettiva, e con notevole ricaduta in servizi per il territorio ed in occupazione qualificata e non. Che ne pensate?
Le idee, eventualmente, datele in mano ad un privato, e sicuramente potrebbe vedersi il nascere di una idea di merito e nel merito concretizzabili, giacché ci sono molti soldi in giro che potrebbero fare registrare un cambiamento di rotta e di programmazione per i loro investimenti, anche sfruttando l’accordo pubblico-privato.
Sono solo delle idee, per carità, senza prevaricare competenze ed altre scelte. Cordiali saluti,