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Abruzzo: Fondo Sviluppo e coesione, Marsilio ‘ecco la ripartizione dei fondi’

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’Accordo per lo Sviluppo e la Coesione, firmato oggi a L’Aquila dal presidente della Regione Marco Marsilio e dal premier Meloni, prevede il riparto dei fondi Fsc, 1.257 i milioni assegnati all’Abruzzo, tra i seguenti settori: 28,3 milioni per la Ricerca e innovazione; 2,2 milioni per la digitalizzazione; 46,7 milioni per la competitività delle imprese; 370 milioni circa per l’ambiente e le risorse naturali (di cui 170 milioni per le bonifiche e reti irrigue, 90 milioni per la grande opera di rifunzionalizzazione del Fucino e 75 milioni per la difesa della costa); 63,3 milioni per la cultura ( di cui 40 dedicati allo scorrimento della graduatoria del bando “Borghi Pnrr” per i progetti di 24 Comuni e 20 milioni dedicati alla costruzione e manutenzione degli impianti sportivi); 362,1 milioni per i Trasporti e la mobilità (di cui 100 milioni per i porti, 90 milioni per l’ammodernamento del sistema ferroviario e 60 milioni per la manutenzione delle strade provinciali); 225,5 milioni per la riqualificazione urbana (di cui 78 dedicati a un grande bando per la riqualificazione urbana dei Piccoli comuni d’Abruzzo); 21,8 milioni per sociale e salute; 39,5 milioni per la capacità amministrativa.

“Sono quattro – ha sottolineato Marsilio – i capisaldi che hanno animato le scelte fatte da questo governo per la programmazione 2021-2027 della Regione Abruzzo: radici, identità, comunità e sicurezza. Quello che faremo per la valorizzazione dell’ambiente sarà fatto per onorare le radici degli abruzzesi. Il risanamento dei fiumi, la valorizzazione dei Parchi, il risanamento delle condotte idriche e tutti gli interventi a favore dell’agricoltura, non saranno concepiti solo come un gesto di doverosa e indispensabile attenzione ambientale, ma come atto che lega lo sviluppo del territorio abruzzese nei prossimi 10 anni alle sue radici più profonde. Quando valorizzeremo i nostri prodotti locali, i nostri castelli, i nostri beni architettonici e culturali, quando svilupperemo i nostri itinerari turistici, lo faremo sulla base della riscoperta della nostra identità locale; al tempo stesso però, apriremo la Regione agli investimenti esterni, attraendo persone e imprese che ci aiuteranno a crescere. Punteremo ad azioni contro lo spopolamento delle aree interne e a mettere in connessione i Comuni tra loro e con i cittadini. La digitalizzazione dell’Abruzzo non sarà solo un’operazione tecnica e tecnologica, ma sarà un’azione di inclusione sociale, d’integrazione socio economica per rafforzare il senso di comunità. E infine più nessuno dovrà fuggire dalla nostra Regione. L’erosione delle coste, il dissesto idrogeologico, un hub di Protezione Civile pronto e adeguatamente strutturato per intervenire a fronte di eventuali calamità, sono solo alcuni degli interventi che faremo per mettere in sicurezza i nostri cittadini”.

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