E’ stato svelato questa mattina in piazza San Rocco nella frazione di Casoli di Atri il busto donato da Mario Verdecchia al nonno Giuseppe, noto personaggio della città Ducale e conosciuto come poeta, scrittore, ebanista e pittore. Alla presenza del sindaco di Atri, Piergiorgio Ferretti e degli assessori Mimma Centorame e Domenico Felicione, lo scrittore e storico Elso Simone Seroentini ha ricordato la figura del veterinario di Atri, tra i promotori della cosiddetta “rivolta del contado” che mobilitò i contadini contro l’allora amministrazione comunale per via delle tasse sul bestiame. Sempre Serpentini, nel corso del suo intervento, ha ricordato come Giuseppe Verdecchia, originario della frazione, avesse a cuore che si costruisse una strada che da quel borgo portasse verso la costa teramana, per la quale egli aveva già previsto un importante sviluppo economico e demografico. Dopo il saluto del Sindaco, introdotto dal giornalista Antonio D’Amore, hanno portato i saluti l’assessore alla cultura Mimma Centorame e il vice sindaco Domenico Felicioni. La prima ha auspicato che il luogo in cui è stato posizionato il busto possa “diventare un luogo della memoria e un salotto culturale, arricchito anche dalle immagini e dalla storia dell’artista poliedrico”, mentre Felicioni ha ricordato il legame tra la frazione e Padre Pio nel momento in cui, dopo la fine della seconda guerra mondiale, ripresero i lavori per la costruzione dell’ Ospedale voluto dal Frate a San Giovanni Rotondo al quale prese parte, nella fase progettuale, l’ingegnere Gaetano Candelori di Casoli, su indicazione di Giuseppe Verdecchia e del figlio Carlo, allora residente a Napoli. Un particolare ringraziamento all’amministrazione comunale è stato rivolto da Mario Verdecchia al termine della sua prolusione preceduta da una poesia declinata da Emilio Marcone.
Atri, svelato nella frazione di Casoli il busto dedicato a Giuseppe Verdecchia, artista poliedrico e veterinario della città
Annunci