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Atri, il movimento Azione: molti commercianti sono contrari alle nuove norme in centro “

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“E’ una lamentela generalizzata quella che da alcuni giorni sta accompagnando il nuovo regime di carico e scarico adottato dall’Amministrazione comunale per il centro storico.” E’ quanto scrive in una nota Azione di Atri aggiungendo: commercianti, trasportatori, lavoratori autonomi alternano l’incredulità alla rabbia. Persino i cittadini osservano allibiti la grande concentrazione di furgoni che assediano il centro in alcune ore della giornata.

Non conosciamo i motivi di tale iniziativa, ma sicuramente non ne avvertiamo la necessità, come non se ne avvertiva nel passato quando la città era decisamente più vitale.

Abbiamo dato uno sguardo all’ordinanza che legittima le nuove limitazioni e sinceramente neanche noi comprendiamo – sorvolando sulle argomentazioni scolastiche – le reali intenzioni dell’Amministrazione, ovvero se si voglia disciplinare le operazioni di carico e scarico o anche vietare l’ingresso e la sosta a determinati veicoli per le vie del centro. In entrambi i casi, ancora una volta ci sembra che si sia agito con una certa approssimazione., aggiunge la nota di Azione

Chi governa ovviamente è libero di adottare le misure che ritiene più idonee per il benessere della città purché però si rispettino le esigenze di tutte le parti interessate.                           La soluzione poteva essere una conferenza di servizi che oltre alla parte politica e tecnica, contemplasse anche la presenza delle associazioni di categoria (commercianti, trasportatori, ecc.) e – perché no? – di associazioni ambientaliste (Italia Nostra per esempio). In quella sede si sarebbe dovuto approfondire (e prevedere) tutte le problematiche in qualche modo connesse con il nuovo sistema di accessi al centro storico. E’ stata fatta questa consultazione? A guardare le criticità emerse, sembrerebbe proprio di no.

Citiamo quelle più evidenti:

Siamo consapevoli che gli spazi del centro storico vadano ripensati per consentire alla cittadinanza e ai turisti di fruirne appieno, cominciando dalla regolamentazione della viabilità, ma riteniamo che questo debba avvenire in maniera ponderata e, soprattutto, non precipitosamente, come invece è stato fatto.

 

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