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Mascherine riutilizzabili per la scuola, la battaglia di ” Fare Verde ” approda al Ministero

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Oltre alla mascherina chirurgica, “possono essere utilizzate anche mascherine di comunità, ovvero mascherine monouso o mascherine lavabili, anche auto-prodotte, in materiali multistrato idonei a fornire una adeguata barriera e, al contempo, che garantiscano comfort e respirabilità, forma e aderenza adeguate che permettano di coprire dal mento al di sopra del naso”.

Lo precisazione proviene dal Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione del Ministero dell’Istruzione, Marco Bruschi, in una circolare inviata alle scuole, citando le disposizioni del Comitato tecnico scientifico che si è riunito ieri e ha risposto ad un quesito del Ministero dell’Istruzione.

Per Fare Verde, impegnata da settembre scorso in una Campagna a favore dell’uso di quelle riutilizzabili, quella di impiegare mascherine riutilizzabili e non usa e getta è una decisione che il sodalizio ambientalista chiedeva da tempo.

Fare Verde, a inizio settembre, scrisse al Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, e ai Ministri di Istruzione, Salute e Ambiente, chiedendo per le scuole una adeguata fornitura di mascherine riutilizzabili e certificate, equivalenti a quelle chirurgiche usa e getta, privilegiando prodotti italiani di qualità. Anche per premiare tutte quelle imprese che già nel periodo di quarantena avevano investito per convertire le loro linee produttive, offrendo un importante contributo alla Nazione.

Ora giunge, finalmente, un segnale di apertura alle mascherine riutilizzabili, visto che si è calcolato che nel corso di un anno scolastico, si dovrebbero acquistare e distribuire milioni di mascherine usa e getta. Numeri impressionanti e uno sforzo economico, logistico e organizzativo che potrebbe essere rivolto, almeno in parte, ad altre esigenze in un momento di così grave crisi economica e di difficoltà per famiglie, imprese, istituzioni scolastiche.

Per Fare Verde, la scuola è luogo di formazione delle nuove generazioni, sempre più attente ai temi ambientali. Educare i giovani all’utilizzo di mascherine riutilizzabili informandoli anche sulle corrette procedure di lavaggio, è una importante occasione per formare cittadini attenti ad un uso razionale delle risorse naturali.

Mentre le mascherine “usa e getta” presentano gravi problemi di riciclaggio e di dispersione accidentale o volontaria nell’ambiente, quelle riutilizzabili più volte consentono di ridurre tali inconvenienti.

Condividendo la necessità di evitare il diffondersi del contagio e garantire salute e sicurezza delle persone, Fare Verde ricorda che la salute delle persone è strettamente legata alla salubrità dell’ambiente. Nessuno può pensare di restare sano in un mondo malato.

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