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Petizione popolare contro la ciclabile di Pineto. Il comune rigetta l’istanza

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Cosimo Daidone

L’Ente pinetese,in una nota inviata al consigliere Di Pietrantonio,comunica il rigetto della petizione popolare sulla pista ciclabile al centro cittadino,che contava ben 800 firme,poichè sarebbe carente di due requisiti formali,l’indirizzo di residenza dei firmatari e gli estremi del documento di identità.Una questione meramente burocratica che lascia di stucco i consiglieri che avevano promosso tale iniziativa,Di Pietrantonio e Assogna (di Impegno e Sviluppo) di Santino Ferretti (5 Stelle) e Marta Illuminati (Pineto Partecipativa). “siamo veramente alla follia,commenta il consigliere Luca Di Pietrantonio,il PD pinetese sta dimostrando la propria avversità verso i cittadini.Se i nostri governanti sono giunti a tali livelli si sta veramente “raschiando il fondo della pentola”perchè invocare tali cavilli giuridici su di una questione di interesse collettivo significa rasentare la disperazione.Poi c’è da precisare  che nella nota nella quale si comunica l’asserita inammissibilità della petizione non vi è alcun riferimento a leggi o regolamenti che andrebbero a disciplinare le modalità di raccolta”.Il consigliere dice ciò perchè la questione è di mera sensibilizzazione ossia diretta a focalizzare l’attenzione su una problematica di interesse collettivo mentre diverso sarebbe stato se si fosse trattato di una petizione precettiva ovvero focalizzata all’applicazione di norme o a legiferare su determinati ambiti in poche parole se si fosse stata di natura abrogativa.Poi lo statuto comunale,art 39,non disciplina assolutamente le modalità di raccolta delle firme ma riferisce solo il numero delle sottoscrizioni perchè possa avere rilievo.Insomma la questione è calda se non bollente e da Ferretti delle 5 stelle arrivano parole nette “Siamo alle barzellette,il nostro sindaco(Roberto Verrocchio)dimostra ancora una volta di essere totalmente slegato dalla realtà e dalle necessità dei nostri concittadini e di avere a cuore solo festicciole e la sua calda poltrona.L’aver respinto una petizione di 800 firme è un palese autogol e anche cosa inutile dal momento che i cittadini hanno già testato i limiti e la pericolosità di tale tratto di ciclabile”.Gianni Assogna però ribadisce un concetto preciso “Conoscendo l’arroganza  il modus dittatoriale dei nostri amministratori temevamo ciò infatti abbiamo depositato richiesta di un consesso straordinario con annessa mozione per discutere di questa scellerata opera e chiedere un tavolo tecnico-politico ove valutare eventuali modifiche da apportare al detto intervento a salvaguardia della sicurezza e incolumità degli utenti stradali. Attendiamo quindi l’ adunanza comunale per vedere a quale altra ” alchimia” ricorreranno i nostri governanti per evitare il confronto con i cittadini”. Illuminati è categorica ” il rigetto della petizione oltre ad essere un atto di gravissima anti-democraticità, denota la scarsa propensione di chi governa a far partecipare i cittadini alla vita amministrativa. Dichiarare inammissibile una petizione sottoscritta da 800 cittadini significa disinteressarsi completamente della loro volontà e delle loro doglianze su questioni di interesse generale “.

 

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